GRAZIE CARO GIACOMO
Nel giorno esatto del centenario della morte di Giacomo Puccini, 29 Novembre 1924, un piccolo omaggio per commemorare l'ultimo grande operista italiano e per riflettere sulle ragioni del declino del melodramma dopo di lui.
Nel giorno esatto del centenario della morte di Giacomo Puccini, 29 Novembre 1924, un piccolo omaggio per commemorare l'ultimo grande operista italiano e per riflettere sulle ragioni del declino del melodramma dopo di lui.
Quando siamo chiamati a qualche prova (di lavoro, musicale, sportiva o di vita in generale) sale la tensione e la nostra mente può farci brutti scherzi. Ecco qualche consiglio pratico su come educare il nostro cervello a fare il bravo, per essere più efficaci possibile senza cedere all'ansia.
Chissà perché quando si è tanto amati dal pubblico spesso e volentieri si viene disapprovati dalla “critica”, certe volte con un astio quasi incomprensibile. E’ quanto accaduto al nostro Giacomo Puccini, che ha dovuto affrontare una serie di detrattori nell’ambito della “torre d’avorio” di chi si erge a giudice delle opere altrui. Vediamo brevemente nel dettaglio queste critiche e proviamo a smontarle una per una. (Sigla iniziale: all'arpa il Maestro Davide Burani).
Possibile il binomio Puccini-Pianoforte? Assolutamente sì. Al di là del fatto che era il suo strumento preferito per sua stessa ammissione e che sono molti i filmati e le foto d’epoca che ce lo mostrano seduto al pianoforte a comporre la sua musica, con l’eterna sigaretta in bocca, Puccini scrisse regolarmente pezzi per pianoforte durante la sua vita. Scopriamoli insieme. Buon ascolto! (Sigla iniziale: all'arpa il Maestro Davide Burani)
La rondine è una lettera, una confessione privata, un autoritratto sentimentale, ma anche terreno di rinnovati esperimenti musicali, che con ironia e leggerezza sa guardare al futuro e ai recessi più intimi dell’animo umano, parlando della distanza tra sogno e vita con disincanto e consapevolezza. Qualche minuto dedicato a quest’opera ingiustamente dimenticata. Buon ascolto! (Sigla iniziale: all’arpa il Maestro Davide Burani).
Il miracolo della conciliazione tra sentimento e ricercatezza, tra passione e precisione certosina risponde alla domanda: ma perché Puccini piace proprio a tutti? Il Preludio al terzo atto di “Tosca” è lo splendido esempio del binomio tra perfezionismo pucciniano e melodia irresistibile. Buon ascolto! (Sigla iniziale: all’arpa il Maestro Davide Burani).
Iniziamo con il brano capolavoro che racconta il mare nei suoi diversi momenti, tra sole, onde e vento. Debussy, che voleva fare il marinaio, ci consegna tutto il suo amore per il mare con una tavolozza di colori musicali davvero impressionante. Buon ascolto!
Rimskij-Korsakov nella sua suite sinfonica "Sheherazade" ispirata ai racconti de "Le mille e una notte" descrive mirabilmente il viaggio per mare di Sinbad e la tempesta che si trova ad affrontare e con la sua ricchezza timbrica trascinante e irresistibile ci porta tutti sulla nave insieme al protagonista. Buon ascolto!
Dopo venti e tempeste, il mare sereno e tranquillo di Felix Mendelssohn ci culla tra melodie ariose e atmosfere distese. Un vero toccasana da ascoltare ad occhi chiusi per assorbirne tutta la magnifica energia positiva. Buon ascolto!
Dal film capolavoro di Tornatore "La leggenda del pianista sull'oceano" uno dei momenti più intensi: il Notturno dedicato alla voce del mare, che chiama tutti noi e ci esorta a vivere pienamente, con coraggio, la nostra vita. Il genio di Morricone arriva direttamente alle corde più segrete del cuore, solo con un pianoforte e un'armonica a bocca. Indimenticabile. Buon ascolto!
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