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Pensare a Monteverdi equivale pensare alla nascita del melodramma, dell’Opera e della musica moderna. La mente va ai suoi libri di madrigali, all’ “Orfeo”, all’ “Incoronazione di Poppea”, tutti lavori in ambito profano che hanno veramente determinato la svolta, il cambiamento definitivo di direzione.

Ma questo genio assoluto ha lasciato il segno anche nel ben più saldo mondo musicale sacro, da sempre meno incline alle rivoluzioni e alle novità.

Come i veri grandi, Monteverdi ha saputo CONIUGARE INNOVAZIONE E TRADIZIONE, portando ad incontrarsi MEMORIA RINASCIMENTALE e TENDENZE BAROCCHE, perfino nella sua produzione religiosa. Canto gregoriano e polifonia (anche complessa) sposano lo stile moderno, l’espressione emotiva del testo aderisce al contrappunto, l’inserimento dello stile concertato (cioè il dialogo tra solisti, coro e strumenti) teatralizza, mette in scena e rende vive le storie e le parole presentate da testi di messe e mottetti.

L’inserimento di passaggi solistici virtuosistici, di momenti dissonanti, ribadendo una “teoria degli affetti” che indugia musicalmente sui significati dei vocaboli più importanti, rende la musica sacra del Maestro di Cremona fondamentale tanto quanto quella profana per tutti i compositori a venire.

 

Come si sa, L’ASCOLTO MUSICALE FA BENE. Fa bene al corpo, alla mente, all’anima. Decenni di studi scientifici dimostrano che almeno 13 MINUTI di ascolto musicale di qualità inducono la produzione di sostanze benefiche nel nostro corpo (come endorfine e encefaline) e riducono il cortisolo, abbassano la pressione e la frequenza cardiaca, portandoci ad un senso di benessere e di rilassamento profondo e salutare.

Ne sto parlando proprio in questi giorni con dei video realizzati in collaborazione con PIANOSOLO, il primo portale nazionale sul mondo del pianoforte (ecco qui i link dei primi due brevi video già usciti su Youtube:

MUSICA E BENESSERE https://www.youtube.com/watch?v=hnYSm64R5bI&t=178s

MUSICA PER RILASSARSI https://www.youtube.com/watch?v=V-j3ZmtgHsY&t=37s).

 

Nell’ambito delle composizioni sacre di Claudio Monteverdi, vi propongo dunque l’ascolto di un assoluto capolavoro: la MESSA A QUATTRO VOCI DA CAPPELLA, impressionante lavoro del 1651. Qui il Maestro predilige lo stile antico, portandoci, come in una cattedrale, ad una irresistibile tensione verso l’alto in cui le colonne portanti del contrappunto si intrecciano con linee melodiche potentissime, sprigionando una tensione emotiva che è in realtà INNOVAZIONE PURA.

 

Adesso immaginate di essere dentro a questa cattedrale, magari proprio nella Basilica rinascimentale di SANTA MARIA DELLA QUERCIA A VITERBO (dall’acustica meravigliosa) e immaginate di poter ascoltare questa soave Messa cantata da un coro tra i più importanti e capaci d’Europa, i TALLIS SCHOLARS. Immaginate anche che sia un evento GRATUITO, che sia l’inaugurazione del FESTIVAL DELLA TUSCIA e che venga introdotto dalla sottoscritta. Con un programma luminoso che spazia da Palestrina a Lotti, da Allegri a Monteverdi, immaginate di chiudere gli occhi e lasciarvi attraversare dalla grazia delle voci, dalla polifonia delle linee, dagli intrecci delle armonie…

Non serve immaginare però. Per godersi tutto questo, basterà venire con noi SABATO 21 SETTEMBRE ALLE 20.30.

Ecco il programma completo del Festival e le modalità di prenotazione.

https://www.festivaldellatuscia.it/

 

 

Io vi aspetto e vi garantisco un incredibile effetto benefico immediato, parola della vostra Musicologa.